Ratna è un nome sanscrito che indica una perla, una gemma preziosa, la luminosità di un gioiello che giace latente nella profondità del nostro essere, ma che, attraverso una costante pratica, può risalire in superficie.
Nei praticanti che scoprono questa luce si verifica un totale cambiamento.
Lo Yoga Ratna lavora sul mondo simbolico, come del resto tutto lo yoga ortodosso, anche se i Maestri non usavano dare spiegazioni. Siamo noi occidentali a pretenderlo, perché abbiamo l’esigenza di “capire”, senza tener conto che questo ci allontana dal “sentire”. Il sentire, invece, è alla base dello Yoga, così come il vivere il qui e ora, l’istante che modificherà radicalmente il nostro atteggiamento nei confronti della vita.
Lo Yoga Ratna si basa sulla pratica più conosciuta, l’Hatha Yoga, che parte dalla coscienza del proprio corpo, un corpo che continuamente si trasforma assumendo particolari posizioni, ad indicare la possibilità di sperimentare differenti forme e processi di trasformazione. Un corpo che si muove lentamente al ritmo del respiro, per poi restare nell’immobilità di un Asana, dove il soffio calmo e regolare acquieta la mente.
La pratica yoga Ratna porta gradualmente a una profonda coscienza di sé, scandagliando le nostre risorse più sottili e spirituali. Gabriella Cella